Ricaricare un veicolo elettrico: le basi
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Le auto elettriche offrono molti vantaggi, alcuni legati direttamente alla guida e altri non legati al trasporto. Uno di questi vantaggi è la tecnologia bidirezionale Vehicle-to-Home (V2H).
Alcuni di voi avranno anche sentito parlare di altre tecnologie di ricarica, come Vehicle-to-Grid (V2G), Vehicle-to-Load (V2L) e Vehicle-to-Vehicle (V2V). Fanno tutte parte della così detta “tecnologia bidirezionale” ma ognuna di esse presenta vantaggi e vincoli specifici.
La ricarica bidirezionale consente un flusso di elettricità bidirezionale, mentre la ricarica unidirezionale consente solo un flusso unidirezionale. Sebbene il V2H abbia molto in comune con il V2G (Vehicle-to-Grid), esistono delle differenze tra le due tecnologie. Nel V2H, l’energia utilizzata serve per alimentare l’abitazione e non viene restituita alla rete elettrica nazionale, come nel caso del V2G.
Lo scopo principale di un veicolo elettrico (EV) è ovviamente il trasporto, ma è ormai chiaro che può anche essere sfruttato per molto altro oltre alla guida, visti i vantaggi della batteria ad alta tensione a bordo. Negli ultimi anni, con lo sviluppo del mercato delle auto elettriche, abbiamo assistito a un sostanziale miglioramento della capacità e delle prestazioni delle batterie installate a bordo, che offrono opportunità più ampie, uniche per i veicoli elettrici (EV).
Le case automobilistiche sono interessate allo sviluppo del V2H. Ford Motor Company offre già la compatibilità V2H nel suo pick-up F-150 Lightning. Secondo Ford, F-150 può alimentare un’abitazione fino a 3 giorni. Ci aspettiamo che molti altri produttori di veicoli elettrici seguano l’esempio. La casa automobilistica statunitense General Motors sta attualmente conducendo una sperimentazione V2H negli Stati Uniti.
La ricarica bidirezionale V2H consente di sfruttare un veicolo elettrico per alimentare un’abitazione. Nella ricarica Vehicle-to-Home, la batteria ad alta tensione a bordo del veicolo elettrico diventa un sistema di accumulo dell’energia della batteria (BESS), che consente di immagazzinare l’energia per utilizzarla quando il cliente ne ha bisogno. Si prevede che le batterie dei veicoli elettrici diventeranno una componente integrante del quadro energetico nazionale di un paese come unità di accumulo decentralizzate. Con l’aumento del numero di auto elettriche sulle nostre strade, il ruolo delle batterie EV diventerà sempre più marcato e importante per la nostra vita quotidiana.
Secondo l’AIE (Agenzia Internazionale dell’Energia), per uno scenario di zero nette emissioni entro il 2050 serve un parco di oltre 300 milioni auto elettriche nel 2030 ed è necessario che le auto elettriche rappresentino il 60% delle vendite di auto nuove. In altre parole, l’AIE prevede almeno 300 milioni di batterie in uso!
L’esperienza ci insegna che per la maggior parte del tempo i veicoli sono fermi, parcheggiati. Secondo alcune stime, infatti, le auto sono parcheggiate fino al 95% del tempo. In altre parole, le auto si muovono solo per il 5% del tempo. Anche se nei prossimi anni potremo assistere a qualche miglioramento nell’utilizzo della capacità dei veicoli, con l’ulteriore sviluppo di nuovi servizi come il car sharing, possiamo ancora aspettarci di vedere i veicoli parcheggiati per la maggior parte del tempo, in particolare nei garage delle abitazioni.
La ricarica Vehicle-to-Home consentirà ai proprietari di veicoli elettrici di sfruttare questo “tempo di inattività” per alimentare la propria abitazione grazie all’energia immagazzinata nella batteria del veicolo, con una serie di vantaggi, tra cui il risparmio economico. In generale, i veicoli elettrici a batteria (BEV) hanno una batteria a bordo compresa tra 30 e 100 kWh. Alcune delle recenti introduzioni di auto elettriche offrono una batteria EV con capacità superiore a 100 kWh, ma la media è di 60 kWh.
Una batteria non è diversa da un sistema di accumulo domestico, come Tesla Powerwall, che consente di utilizzare l’energia solare immagazzinata per la casa, riducendo la dipendenza dall’elettricità di rete e consentendo alla famiglia di risparmiare denaro e di utilizzare energia pulita e rinnovabile. Una batteria EV è in grado di fare altrettanto!
Considerando il consumo medio di energia elettrica di una famiglia in Italia, una batteria EV da 60 kWh può immagazzinare energia sufficiente per alimentare una casa per cinque giorni, se non di più! In conclusione, il V2H non è applicabile solo in caso di emergenza, come un’interruzione di corrente, ma può essere utilizzato quotidianamente per alimentare la casa.
Sebbene il concetto di V2H sia semplice da comprendere, la sua esecuzione non è altrettanto immediata, in quanto è necessario considerare una serie di fattori, tra cui la conversione della corrente continua (CC) in corrente alternata (CA). Quando si ricarica un’auto elettrica a casa, la corrente alternata deve essere convertita in corrente continua. Quando si utilizza l’energia immagazzinata in un veicolo elettrico, la corrente continua deve essere convertita in corrente alternata.
Affinché sia possibile ricaricare con V2H, la colonnina di ricarica bidirezionale e l’auto elettrica devono essere compatibili con la funzionalità Vehicle-To-Home incorporata. Inoltre, alcune infrastrutture elettriche dell’abitazione dovranno essere aggiornate per supportare il V2H. Anche se è in una fase iniziale di diffusione, ci aspettiamo che il Vehicle-To-Home sarà sempre più comune nel prossimo futuro, dato che la guida elettrica diventa sempre più centrale nella nostra quotidianità.
Vantaggi Vehicle-To-Home (V2H)
V2H: vantaggi | |
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Aumento indipendenza elettrica | Il V2H riduce la dipendenza delle famiglie dall’approvvigionamento di energia dalla rete o da fornitori terzi di energia. I proprietari di casa diventano produttori e consumatori di elettricità autoprodotta. I vantaggi sono un’energia più economica e più pulita! |
Maggiore risparmio | Il V2H consente alla famiglia di sfruttare l’energia più economica quando le tariffe della rete o del fornitore di energia sono elevate, ad esempio nelle ore di punta. La maggior parte delle auto elettriche viene ricaricata durante la notte, quando i prezzi delle tariffe elettriche sono più bassi. Il V2H consente di utilizzare l’energia immagazzinata nella batteria del veicolo elettrico quando i prezzi dell’elettricità sono più alti. |
Il V2H può essere combinato con la generazione in loco di energia rinnovabile | Possiamo continuare a prevedere un cambiamento nel quadro nazionale della generazione di energia in Italia, con una maggiore diffusione della generazione di energia rinnovabile decentrata. In altre parole, possiamo aspettarci che un numero maggiore di abitazioni italiane installi un impianto solare (pannelli fotovoltaici) o eolico di piccola dimensione per alimentare la casa. In effetti, ogni casa diventerà un mini-generatore. Il V2H contribuirà a sfruttare i vantaggi della generazione di energia rinnovabile in loco, consentendo all’energia solare pulita e a basso costo di essere immagazzinata nella batteria per essere consumata dall’abitazione quando i prezzi dell’elettricità di rete sono più alti. |
Più ecologico e più sostenibile | La produzione di energia rinnovabile in loco immagazzinata nella batteria ridurrà l’uso di “energia sporca” (combustibili fossili) dalla rete, riducendo ulteriormente l’impronta di carbonio (emissioni) dell’abitazione, a beneficio dell’ambiente. |
Aumento della stabilità della rete | Con la crescita dei veicoli elettrici, possiamo aspettarci un cambiamento significativo nella domanda/offerta di energia in relazione alla rete, riducendo potenzialmente la stabilità della rete nazionale. Riducendo la domanda sulla rete, in effetti, le case contribuiscono ad aumentare la stabilità complessiva dell’infrastruttura elettrica in Italia. |
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